Disagio relativo a patologie mediche

Disagio relativo a patologie mediche

Oltre la patologia fisica

Una patologia organica comporta l’interruzione significativa del ciclo vitale e l’aumento della percezione della vulnerabilità individuale. Per fortuna in molte strutture ospedaliere è previsto un intervento psicologico che favorisca l’accettazione e l’adattamento alla malattia, l’assunzione di responsabilità nel processo decisionale e la relazione terapeutica con l’equipe curante. Ma cosa succede quando si esce dalla struttura ospedaliera? È frequente che proprio alla conclusione delle terapie si possano presentare sintomi di tipo depressivo come stanchezza, difficoltà di concentrazione, perdita di interesse per le attività quotidiane, variazioni significative nelle abitudini alimentari e del sonno e una forte preoccupazione che la malattia possa ricomparire. “Dovrei sentirmi bene eppure non ci riesco, perché?” il cosiddetto ritorno alla normalità può infatti presentare i primi segni di un disagio che rischia di cronicizzarsi nel tempo e per questo è opportuno rivolgersi ad uno psicologo. Il colloquio psicologico diventa una risorsa fondamentale anche quando bisogna comunicare la diagnosi di malattia di un genitore al proprio figlio e in questo senso ogni età, dall’infanzia all’adolescenza, ha delle modalità specifiche di gestione.